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Esami
TEMPO DI PROTROMBINA
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Tempi di consegna del referto: giorno stesso
Prenotazione: No
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SINONIMI
AP, PT Quick, Attività protrombinica, INR
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SIGNIFICATO CLINICO
Il tempo di protrombina (P.T.) è il più diffuso test della coagulazione ed esplora la via intrinseca (fattore VII) e quella comune (II, V, X) della cascata coagulativa. Il P.T. ha anche un ampio utilizzo nel monitoraggio della terapia con anticoagulanti dicumarinici. Il PT viene espresso in attività percentuale (attività protrombinica) ma, per migliorarne la standardizzazione, i risultati vengono espressi anche mediante un rapporto (I.N.R.) che normalizza la variabilità dei risultati tra i vari laboratori in modo da renderli confrontabili.
Il tempo di protrombina (PT) si definisce come il tempo necessario affinchè una aliquota del plasma in esame coaguli in seguito all'aggiunta di un estratto tessutale di origine umana o animale (tromboplastina) e ioni Calcio a 37 °C.
Esso dipende dalla attività dei fattori della coagulazione VII, II, V, X e fibrinogeno. Questi fattori hanno una emivita piuttosto breve, sono epatodipendenti e, tranne il fattore V, sono vitamina K dipendenti, cioè, la loro produzione dipende da una corretta attività del fegato e da una sufficiente assunzione ed assorbimento di vitamina K.
Gli anticoagulanti orali agendo come antagonisti della vitamina K che è coinvolta nel processo maturativo, inducono una produzione di fattori della coagulazione inattivi.
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INDICAZIONI CLINICHE
Valutazione dell’emostasi; monitoraggio terapia anticoagulante.
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TIPO DI CAMPIONE
Il paziente si deve sottoporre ad un prelievo di sangue.
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PREPARAZIONE
Non occorre il digiuno
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VALORI DI RIFERIMENTO
70 - 110 %
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METODO
Coagulativo
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LABORATORIO DI ESECUZIONE
Laboratorio Analisi Mediche dr. Bruno srl
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NOTE
Per i pazienti in terapia anticoagulante il range dell’attività protrombinica si colloca tra il 18-38%, corrispondente ad una standardizzazione dell’INR tra il 2.0 - 4.0.
Numerosi farmaci possono indurre un aumento dell’INR, in particolare ricordiamo antibiotici e antinfiammatori.
L’impiego diagnostico del PT è identificare carenze congenite dei fattori coagulativi ( II, V, VII; X ), identificare carenze acquisite (danno epatico, Coagulazione Intravascolare Disseminata ), monitorare la terapia con anticoagulanti orali. Il risultato del PT è espresso in secondi oppure sotto forma di INR (International Normalized Ratio).
L’INR viene calcolato elevando il risultato del rapporto tra secondi del plasma in esame e secondi del plasma normale ad un indice di sensibilità della tromboplastina (ISI). A sua volta l’ISI viene calcolato confrontando ogni reagente prodotto con uno di riferimento allo scopo di armonizzare i dati ottenuti in laboratori diversi e quindi con reagenti e strumenti diversi
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ESAMI CORRELATI
PTT
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